L'11 Novembre è il giorno in cui si festeggia San Martino ed è il giorno in cui nelle campagne della Pianura Padana si festeggiava la fine dell'anno agricolo. Se il bilancio era positivo si faceva festa mangiando l'oca con tutta la famiglia e il mezzadro rinnovava il contratto di lavoro ai contadini, altrimenti dovevano cercare un nuovo padrone e traslocare ovvero "fare San Martino".
C'è un'altra leggenda, anch'essa legata all'oca di San Martino: nonostante fosse stato eletto a furor di popolo Vescovo di Tours, una cittadina centro occidentale della Francia, Martino non voleva abbandonare il saio di monaco per accettare il nuovo incarico. Andò a nascondersi in una stalla piena di oche che, starnazzando a più non posso, rivelarono al popolo dov'era il suo nascondiglio.Stanato fu quindi eletto Vescovo della città e successivamente alla sua morte fu nominato Santo per la sua bontà nei confronti degli umili e dei poveri. Da qui la tradizione di mangiare l'oca il giorno del Santo.
Ingredienti
1 oca di circa 4 kg
50 g di burro
salvia q.b.
rosmarino q.b.
maggiorana q.b.
2 spicchi d'aglio
brodo di carne q.b.
1 bicchiere di vino bianco secco
sale q.b.
pepe al mulinello q.b.
Procedimento
Imburrare l'interno dell'oca che deve essere ben pulita, fiammeggiata e lavata. Salare e mettere un pò di erbe aromatiche e l'aglio. Salare l'esterno dell'oca massaggiandolo, e cospargerlo con gli odori.
Mettere l'oca, con il petto rivolto verso l'alto, in una teglia capace di contenerla tutta, cospargere con un filo d'olio e una macinata di pepe. Sul fondo della teglia versare il vino.
Mettere la teglia nella parte più bassa del forno già caldo a 220° per 15 minuti, poi abbassare la temperatura a 200° e cuocere per almeno 2 ore, rigirando l'oca di tanto in tanto e facendo attenzione a non romperla. Durante la cottura irrorarla di tanto in tanto con del brodo.
Servire l'oca di San Martino al forno tagliata a pezzi con il suo fondo di cottura filtrato e messo in una ciotola e con le patate arrosto in padella.
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